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incles |
Inviato il: Sabato, 10-Ago-2013, 18:00
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 1452 Utente Nr.: 32 Iscritto il: 23-Feb-2013 |
Un tempo il colpevole era infallibilmente il "proto" (altrove il maggiordomo), ma le nuove tecnologie forse hanno disinnescato questo pregiudizio. Non saprei dire in questi tempi moderni chi porta il peso delle didascalie, ma può capitare anche ai migliori (quelli che, quando non la raggiungono, rasentano sempre la perfezione ; gli altri non ci peritiamo di leggerli) che qualcosa ...
http://i39.tinypic.com/295bxxk.jpg forse 1932 era più calzante. (dall'ultimo numero - il 239 - di Storia militare, che leggo, apprezzo e conservo sin dalla prima uscita) -------------------- "silenter sub undis victoriam parat"
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incles |
Inviato il: Giovedì, 02-Apr-2015, 16:22
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 1452 Utente Nr.: 32 Iscritto il: 23-Feb-2013 |
Questa volta, da vecchio lettore avvezzo al meglio, devo dirmi sorpreso.
La rivista dell'aprile 2015 (che reca il ragguardevole numero 259) contiene, fra l'altro, un ampio e documentato articolo, firmato Fabio Galbiati, col tiolo "Obiettivo: Ploesti". Per completezza preciso che si tratta di un lavoro relativo alla campagna di bombardamento aereo del 1944 sulle strutture petrolifere di raffinazione e trasporto. Oltre alle numerose immagini sono inserite, a corredo, un paio di cartine geografiche, una che rappresenta l'Europa mediterranea, l'altra relativa al territorio romeno, che presentano, a mio avviso, identiche caratteristiche di anacronismo. Non le riproduco per doveroso rispetto del divieto posto dall'editore, per cui mi limito ad osservare che i confini fra gli stati sono posteriori di mezzo secolo agli eventi narrati e corrispondono all'Europa come appare dopo la disintegrazione della Jugoslavia e dell'URSS. Dove le cose non tornavano ictu oculi sono state sovrapposte ai confini attuali le precedenti denominazioni sul tipo: Cecoslovacchia o Yugoslavia - con la Y come usa altrove - per cui il lettore, che avrebbe accettato una rappresentazione grafica con i confini del 1939, si vede proporre invece confini e dislocazione attuali dei Balcani e dell'Europa centrale, la Germania e la Polonia di oggi, l'Ucraina e quant'altro. Poco male, ne convengo, per coloro, come me, che hanno accumulato negli anni una montagna di informazioni datate, per la maggior parte inutili, ma negativo, a mio avviso, per i giovani lettori, che dovremmo, credo, arricchire con lavori curati in ogni dettaglio. A scuola ci fecero digerire una quantità di atlanti storici, per ricostruire, come diceva un mio insegnante buonanima, contesto e ambientazione. PS. Spero di poter leggere, apprezzare e conservare almeno altrettanti numeri della rivista, oltre a quelli che possiedo (tutti), ma questa peculiarità credo dia peso ad un positivo diritto di critica, che intendo esercitare quando l'errore mi pare meriti un contributo di segnalazione Messaggio modificato da incles il Giovedì, 02-Apr-2015, 16:24 -------------------- "silenter sub undis victoriam parat"
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Miky |
Inviato il: Venerdì, 03-Apr-2015, 07:56
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Gruppo: Admin Messaggi: 2050 Utente Nr.: 10 Iscritto il: 01-Lug-2012 |
Peccato non poter vedere le cartine incriminate . Grazie Incles per questo contributo
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de domenico |
Inviato il: Venerdì, 03-Apr-2015, 09:12
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Gruppo: Special Guest Messaggi: 3543 Utente Nr.: 7 Iscritto il: 25-Giu-2012 |
Si tratta di un vizio nazionale. Le cartine pubblicate dal Corriere della Sera, per dire, sono sbagliate due volte su tre. Credo che si rivolgano a qualche agenzia specializzata (si fa per dire)...
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