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marat |
Inviato il: Lunedì, 09-Set-2013, 13:14
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 971 Utente Nr.: 13 Iscritto il: 16-Ago-2012 |
Spiacente di dissentire ancora. Per me è un andante cantabile con alcuna licenza. -------------------- |
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de domenico |
Inviato il: Martedì, 10-Set-2013, 13:23
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Gruppo: Special Guest Messaggi: 3543 Utente Nr.: 7 Iscritto il: 25-Giu-2012 |
Vediamo se è possibile una qualche mediazione, altrimenti detta contestualizzazione razionalizzante .. Nelle torpediniere e nei ct di inizio '900 il castello a turtleback veniva adottato per migliorare le caratteristiche marine di unità con bordo piuttosto basso sul pelo dell'acqua, facilitando il deflusso dell'acqua che diversamente sarebbe stata imbarcata alle medie e alle alte velocità. Nelle fregate canadesi ST. LAURENT, concepite verso la metà degli anni '50, il problema era invece non solo quello di rendere stagno il castello migliorando le qualità marine, ma di liberare il più rapidamente possibile lo scafo dall'acqua utilizzata per ripulire la nave dalla radioattività messa in circolo dalla possibile esplosione di ordigni nucleari nelle vicinanze, che allora era oggetto di molta preoccupazione e attenzione. Quindi, non cavallini ma gusci di tartarughe (o testuggini) antiradiattivi .. Messaggio modificato da de domenico il Martedì, 10-Set-2013, 13:25 -------------------- |
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Miky |
Inviato il: Mercoledì, 11-Set-2013, 11:27
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Gruppo: Admin Messaggi: 2050 Utente Nr.: 10 Iscritto il: 01-Lug-2012 |
Tra cavallini e tartarughe mi sono perso
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incles |
Inviato il: Mercoledì, 11-Set-2013, 23:15
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 1452 Utente Nr.: 32 Iscritto il: 23-Feb-2013 |
Ad una esasperazione della capacità di scorrimento dell’acqua nebulizzata finalizzato alla protezione NBC non avevo mai pensato, ma devo dire che ha un fondato senso logico, soprattutto pensando al possibile teatro di operazioni previsto negli anni di progetto e realizzazione di quelle fregate. Oltre al noto e persino iperamplificato timore dei sommergibili, infatti, era previsto (e non meno temuto dagli addetti ai lavori) l’attacco sovietico con gruppi di bombardieri a lungo raggio (dotati di armi nucleari tattiche) agli obiettivi navali, fossero formazioni militari o convogli. La dispersione delle unità, precauzione utile per limitare in astratto i danni (ovviamente in parallelo all’utilizzo di caccia pesanti terrestri ed intercettori imbarcati), avrebbe per converso esposto in modo pesante all’offesa subacquea. Restano, credo, in un piano non subordinato le esigenze di tenuta al mare. Lo stesso complesso di problematiche, tuttavia, fu affrontato con una diversa configurazione nelle contemporanee (tecnicamente apparentate e destinate ad azione comune) Type 12 britanniche. Forse il progettista, Rowland Baker, in realtà volle principalmente distinguersi. -------------------- "silenter sub undis victoriam parat"
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incles |
Inviato il: Mercoledì, 11-Set-2013, 23:18
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 1452 Utente Nr.: 32 Iscritto il: 23-Feb-2013 |
Un esplicito richiamo al secondo movimento della sinfonia n° 5 di un tale Piotr Illitch Tchaïkovsky (scrivere Čajkovskij, come qualcuno pretende, non mi piace). E’ infatti il corno che introduce il tema principale, nella qual cosa si incarna l’attinenza. Corno per corno, infatti, non è difficile immaginare la parte anteriore della coperta come la sezione di un corno. Testuggine suona meglio, lo riconosco, ma richiama la presenza di squame, e poi mi fa venire in mente la guerra civile americana. -------------------- "silenter sub undis victoriam parat"
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marat |
Inviato il: Giovedì, 12-Set-2013, 09:08
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 971 Utente Nr.: 13 Iscritto il: 16-Ago-2012 |
Perfetto, Signore, era proprio quella l'assonanza. -------------------- |
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