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> Escalation in Siria
Franco60
Inviato il: Giovedì, 26-Nov-2015, 14:56
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Inviato il: Giovedì, 26-Nov-2015, 19:10
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QUOTE (Nelson @ Mercoledì, 25-Nov-2015, 16:54)
e invece è proprio il secondo video che mi ha incuriosito perché in ambito CSAR un elicottero che deve operare in area ostile non spegne il motore (nel filmato si vede chiaramente che le pale sono ferme) winks.gif .

L'esatta cronologia e alcuni particolari riportati da Franco non mi erano noti, ma mi sembrava che fosse abbastanza noto sin dall'inizio che l'elicottero sia stata distrutto al suolo dopo un atterraggio d'emergenza, in simili condizioni non c'è nulla di strano nell'avere il motore spento.

Molti nelle ultime ore sembra si siano ricordati dell'abbattimento nel 2012 di un Phantom turco nello spazio aereo siriano, ecco la dichiarazione della NATO al tempo
NAC Statement on the shooting down of a Turkish aircraft by Syria
ma migliore ancora fu Erdogan
Turkey PM Erdogan issues Syria border warning
Mr Erdogan spoke of Turkey's "rage" at the decision to shoot down the F-4 Phantom on 22 June and described Syria as a "clear and present threat".

"A short-term border violation can never be a pretext for an attack," he said. The Turkish jet was on a training flight, testing Turkey's radars in the eastern Mediterranean, he said.
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Inviato il: Venerdì, 27-Nov-2015, 17:32
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QUOTE (Nelson @ Martedì, 24-Nov-2015, 10:07)
nel breve periodo non vedo alcuna concreta possibilità di risolvere politicamente o militarmente questa grave crisi internazionale. non basta conquistare terreno bisogna anche essere in grado di stabilizzare l'area e per farlo ci vogliono uomini e mezzi sul campo. in questa prima fase sarebbe però già un buon risultato riuscire a ricompattare il fronte occidentale (Russia e Stati Uniti in testa)

Se la Russia (stavo scrivendo l'URSS) sta andando ad infilarsi in un nuovo Afghanistan, come possibile, è positivo che gli Stati Uniti evitino di infilarsi in un nuovo Vietnam. smile.gif


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Franco60
Inviato il: Venerdì, 27-Nov-2015, 20:18
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Se la Russia (stavo scrivendo l'URSS) sta andando ad infilarsi in un nuovo Afghanistan


Non penso che la Russia (l'URSS si è sciolta il 26 dicembre 1991) abbia ambizioni territoriali in Siria/Iraq.
Personalmente ritengo che miri ai seguenti obiettivi:
- difendere e rendere stabile quello che aveva prima, cioè una base aeronavale nel Mediterraneo orientale, ora minacciata da più lati. Di fatto mantenere la striscia costiera. L'Afghanistan era decisamente molto più vasto e con un terreno ben più difficile da controllare.
- combattere il terrorismo integralista in medio-oriente i cui fanatici provengono anche da alcune etnie interne alla federazione russa e soprattutto evitare che ritornino a casa addestrati.
- condividere con l'Occidente (che non ancora capito o fa finta di non capire) l'onere della stabilizzazione dell'intera zona.

Gli Stati Uniti, dopo aver fatto danni con due amministrazioni Bush (soprattutto quella del figlio) e con la nostra supina complicità, con l'amministrazione Obama hanno di fatto spostato la loro attenzione sulle aree NATO e del Pacifico ritenendo il medio-oriente un fronte geopolitico secondario da "gestire" senza grande consumo di forze.

I paesi europei a suon di attentati, in ordine sparso si stanno lentamente svegliando dal torpore politico post-WWII/guerra fredda e se non vorranno trovarsi la guerra in casa, dovranno rapidamente pianificare un'intervento diplomatico/economico/militare condiviso con la più larga intesa possibile (Russia compresa, anche se non gradita al lato Atlantico) per:
- cercare di ri-stabilizzare tutta l'area medio-orientale e mediterranea
- ridurre e controllare il flusso migratorio
- disinnescare la pseudo guerra fredda voluta sempre da "quelli che non gradiscono" e da ex paesi del blocco sovietico

La dichiarazione che mi è sembrata più sensata dopo gli attentati di Parigi l'ho sentita pronunciare da una donna, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti circa la necessità di fare un salto di qualità e concretizzare rapidamente una difesa integrata europea (non ha parlato di NATO). Ma ho la sensazione che il torpore generale perduri e la miopia dei vari premier europei sia grande.
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Inviato il: Venerdì, 27-Nov-2015, 21:50
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QUOTE (Franco60 @ Venerdì, 27-Nov-2015, 19:18)
QUOTE
Se la Russia (stavo scrivendo l'URSS) sta andando ad infilarsi in un nuovo Afghanistan

Non penso che la Russia (l'URSS si è sciolta il 26 dicembre 1991) ...

Le assicuro che ho ben presente il fatto che l'URSS non c'è più ... io c'ero. smile.gif
Mi sembra poi che le intenzioni che spingono i Russi in Siria non siano diverse -fatte le debite proporzioni- da quelle che spinsero i Sovietici in Afghanistan (continuiamo a far finta che siano entità diverse).
La dinastia Bush ha fatto i suoi danni, ma non mi pare che Obama abbia migliorato la situazione, anzi, ha permesso la moltiplicazione all'infinito dei focolai di instabilità.
I Paesi Europei non hanno intenzione né voglia di combattere e, forse, fanno benissimo, se combattere vuol dire creare i disastri creati dal duopolio USA/URSS in Afghanistan.
Mi perdonerà ma, sul Governo italiano ed i suoi componenti, per carità patria, preferisco astenermi.
Mi perdonerà anche la stringatezza della risposta ... ai miei tempi era un pregio.


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Franco60
Inviato il: Sabato, 28-Nov-2015, 02:06
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La dinastia Bush ha fatto i suoi danni, ma non mi pare che Obama abbia migliorato la situazione, anzi, ha permesso la moltiplicazione all'infinito dei focolai di instabilità

Concordo con Lei, questa amministrazione non credo abbia migliorato la situazione, ma è l'intera classe dirigente d'oltreoceano che non si è affatto preoccupata di pianificare una strategia di uscita dai conflitti che aveva volontariamente iniziato. Ricordo ancora quando J.W.Bush dal ponte della portaerei Lincoln dichiarava trionfalmente che la "missione era compiuta". Accadeva 13 anni fa e il risultato, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. Non mi sento di puntare il dito sulle varie amministrazioni USA che si sono succedute, facevano i loro interessi (con quale beneficio non mi è dato capirlo wacko.gif ). La colpa più grande è di noi europei che ci siamo lasciati coinvolgere in avventure contro i nostri vicini di casa. Oltre a non avere ne intenzione né voglia di combattere mi sembra che non brilliamo neppure in lucidità nel comprendere quali siamo i nostri comuni interessi.

QUOTE
fanno benissimo, se combattere vuol dire creare i disastri

Concordo al 100% con Lei, molto meglio astenersi, ma difendersi mi sembra il minimo, almeno una visione comune è chiedere troppo? O dobbiamo continuare a dire che ci sentiamo orgogliosamente europei perché abbiamo una comune moneta? sad.gif

QUOTE
sul Governo italiano ed i suoi componenti, per carità patria, preferisco astenermi

Mi unisco a Lei, ma ciò che ha dichiarato il Ministro della Difesa mi sembra interessante, mi auguro che qualcuno in qualche remota regione dell'impero batta un colpo e rilanci la proposta del Ministro...
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Inviato il: Sabato, 28-Nov-2015, 21:36
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In televisione, nei social media, nelle dichiarazioni dei leader di tutto il mondo vedo molta ipocrisia sulla situazione del Medio Oriente e mi rafforzo nella mia idea: gli unici a cui interessa risolvere le intricate matasse mediorientali sono gli abitanti (per lo meno la parte pacifica) di quelle terre, al resto dell'orbe frega poco o niente.
Gli affari petroliferi si fanno comunque, i piedi sul territorio, le basi, i porti li si tiene, si consumano un sacco di munizioni dando lavoro a tanti operai, ogni religione (ed ogni setta) fa la sua opera di propaganda e proselitismo, i morti occidentali e russi sono pochissimi, sul web c'è qualcosa di cui parlare ...


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Franco60
Inviato il: Mercoledì, 02-Dic-2015, 19:14
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mi auguro che qualcuno in qualche remota regione dell'impero batta un colpo e rilanci la proposta del Ministro...

Non è esattamente quello a cui alludevo, ma a quanto pare una pattuglia di paesi oltranzisti del Nord-Europa sta creando un embrione di quella che potremmo definire "l'Armata del Nord". Probabilmente non si fidano dei paesi del Sud e neppure di quelli del Centro biggrin.gif

UK led Joint Force launched to tackle common threats
(defense-aerospace.com)

A proposito della considerazione che gode la UE all'estero e delle strategie d'oltreoceano, posto qui sotto un'illuminante analisi:
Un'Europa allo sbando in balia di nemici e ex alleati
(analisidifesa.it)

Messaggio modificato da Franco60 il Mercoledì, 02-Dic-2015, 19:15
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Inviato il: Giovedì, 10-Dic-2015, 01:40
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Mediterraneo sempre più affollato e sempre più rovente

Il gruppo da battaglia della portaerei Truman è nel Mediterraneo

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La portaerei Harry S. Truman
(photo by US DoD)

Il gruppo da battaglia della portaerei Harry S. Truman è nel Mar Mediterraneo ed entro dieci giorni potrebbe già condurre i primi raid contro il gruppo terroristico dello Stato islamico in Iraq ed in Siria. Il Gruppo è composto dal Settimo Carrier Air Wing Squadron, dal 28° Destroyer Squadron, dal Ticonderoga USS Anzio, dai destroyer classe Arleigh A. Burke, USS Bulkeley, USS Gravely e USS Gonzalez e da due sottomarini d'attacco classe Los Angeles.

Notizia riportata da: difesaonline.it

La Russia bombarda Raqqa con missili da crociera Kalibr dal sottomarino Rostov sul Don

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Il sottomarino russo Rostov sul Don
(photo by Sputnik/ Igor Russak)

(estratto dal corriere.it)
La Russia ha confermato di aver usato un sottomarino schierato nel Mediterraneo per colpire obiettivi in Siria nell’ambito della sua campagna militare a sostegno del regime di Bashar al-Assad. Le agenzie russe hanno riferito che il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, ha comunicato al presidente Vladimir Putin che il sottomarino «Rostov» ha lanciato missili da crociera Calibre contro «due bastioni terroristici» attorno a Raqqa, la capitale del sedicente califfato dell’Isis. Discutendo dell’operazione militare in Siria con il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu, il leader del Cremlino ha dichiarato: i missili Calibre e i razzi da crociera A-101 «possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero che non sarà mai necessario».
L’operazione suona come una nuova dimostrazione di forza della Russia, che da settimane sta rafforzando il suo dispositivo militare nella regione. Il Rostov sul Don è un sottomarino della classe Varshavyanka, a bassissima emissione di rumore con tecnologia «stealth» avanzata. Già a novembre si era parlato di un bombardamento russo su Raqqa partito da un sottomarino ma la notizia non era stata confermata. Secondo Shoigu, l’attacco ha consentito di colpire due obiettivi: «Si tratta dei punti principali dei terroristi nella provincia siriana di Raqqa. Siamo sicuri di poter dire che gli attacchi hanno portato un danno abbastanza significativo a un magazzino di munizioni e a infrastrutture petrolifere», ha concluso Shoigu.

Notizia riportata da: Rid.it portaledifesa, janes.com, navyrecognition.com, defensenews.com, defense-aerospace.com, reuters.com, rt.com, tass.ru, sputniknews.com

Il Varyag sostituirà il Moskva che partecipa alle operazioni in Siria

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The Slava-class Cruiser Varyag
(photo by TASS Archive)

L'incrociatore lanciamissili Varyag classe Slava (Progetto 1164 Atlant), che sta partecipando alla esercitazione navale russo-indiana "Indra", partirà per la Siria al termine delle manovre, ha dichiarato una fonte della delegazione russa, coinvolta nelle esercitazioni.

Notizia riportata da: navyrecognition.com, tass.ru

Messaggio modificato da Franco60 il Giovedì, 10-Dic-2015, 01:50
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Inviato il: Lunedì, 14-Dic-2015, 18:36
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Guerra di nervi sui mari tra Russia e Turchia

Tensione nel Mar Nero, russi costringono nave militare turca a cambiare rotta
(estratto da ilsole24ore.com)
Un mercantile battente bandiera turca è stato costretto a cambiare rotta da due navi militari russe nel Mar Nero, riferisce l'agenzia Ria Novosti, spiegando che l'intervento si sarebbe reso necessario perché, in violazione delle regole internazionali, il cargo turco non identificato stava impedendo il transito a un gruppo di navi russe che trasportava due piattaforme petrolifere della società Chernomorneftegaz. Le due piattaforme per la trivellazione sono state spostate da Odessa «alle acque territoriali» della Federazione russa, a causa della difficile situazione internazionale.

Fonte: ilsole24ore.com, ansa.it, repubblica.it, corriere.it, ria.ru, rt.com

Nel Mar Egeo nave russa spara colpi di avvertimento a vascello turco

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Smetlivy anti-submarine destroyer
(photo by Wikipedia)

(estratto da repubblica.it)
Torna altissima la tensione tra Russia e Turchia: una nave da guerra di Mosca è stata costretta a sparare colpi d'avvertimento contro un vascello turco nel Mar Egeo per evitare una collisione in Mare. Lo riferiscono fonti russe che hanno convocato l'addetto militare di Ankara a Mosca. Secondo l'agenzia Interfax, l'imbarcazione turca non ha risposto ai primi avvertimenti ma ha poi cambiato velocemente rotta dopo i colpi sparati dai russi, prima di passare a 500 metri di stanza dal cacciatorpediniere.
"L'equipaggio della nave russa Smetlivy, che era a 22 chilometri dall'isola greca di Lemno, nel nord del Mar Egeo, ha evitato una collisione con una barca da pesca turca", ha riferito il ministero della Difesa russo. "Alla luce dell'incidente nel Mar Egeo, il viceministro della difesa russo Anatoly Antonov ha convocato l'addetto militare dell'ambasciata turca in Russia al ministero degli esteri", si legge ancora nella nota.

Fonte: reuters.com, us.cnn.com, bbc.com, ilsole24ore.com, repubblica.it, rt.com, it.sputniknews.com

Queste due notizie seguono di qualche giorno le dichiarazioni del Presidente russo Vladimir Putin:

Putin ordina ai suoi militari di difendersi con maggiore determinazione nel teatro siriano
(estratto da difesaonline.it)
“Da questo momento ordino ai nostri militari di distruggere qualsiasi tipo di obiettivo che possa minacciare le forze armate russe in Siria. Ordino di eliminare ogni minaccia contro i militari o le infrastrutture russe. La risposta dovrà essere dura ed immediata.
Il Pentagono ci avverte di non armare i nostri caccia. Io invece ribadisco il messaggio a coloro che ancora una volta cercheranno di organizzare eventuali provocazioni contro i nostri militari. Abbiamo già adottato misure aggiuntive per garantire la sicurezza dei nostri militari. Abbiamo rafforzato la nostra flotta con gruppi di aviazione supplementari e sistemi di difesa missilistica. Tutti i raid sono effettuati sotto la scorta di caccia da combattimento armati per lo scontro aria-aria.
Voi dite di non armarci, io vi dico di stare attenti a non provocarci. Ho dato mandato al ministero della Difesa di coordinare tutte le azioni in Siria con Israele e la coalizione internazionale guidata
dagli Stati Uniti. Le nostre azioni non sono guidate da interessi geopolitici poco chiari o dal desiderio di sperimentare i nostri nuovi sistemi d'arma. Noi siamo in Siria anche per difendere gli interessi del nostro paese. L'obiettivo è quello di scongiurare una futura minaccia per la Federazione russa”.

E’ quanto ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante una sessione estesa del collegio del Ministero della Difesa.

Fonte: defensenews.com, pravdareport.com, difesaonline.it

Messaggio modificato da Franco60 il Lunedì, 14-Dic-2015, 18:41
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Mosca dispiega in Siria armamenti di ultima generazione

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a sinistra Sukhoi Su-35S Flanker-E, a destra il Kamov Ka-52 Hokum-B

(estratto da rid.it portaledifesa)
La Russia sembra aver dispiegato nella base siriana di Jableh, Latakia, 4 nuovi caccia multiruolo Su-35S. Il Su-35S è l'ultima evoluzione della fortunata famiglia Su-27 rispetto alla quale introduce importanti migliorie sotto diversi aspetti. Si tratta di un caccia multiruolo ad alte prestazioni e grande autonomia, grazie alle oltre 25.000 libbre di carburante trasportabili internamente, e di eccezionali doti manovriere, garantite dalla particolare configurazione aerodinamica e dal sistema di controllo vettorante della spinta abbinato a 2 potenti motori NPO Saturn AL-41F1S. Il Su-35S vanta, inoltre, una riduzione della rilevabilità radar, ottenuta con trattamenti superficiali applicati in diverse aeree del velivolo, ed un radar di controllo del tiro molto avanzato quale il PESA (Passive Electronically Scanned Array) Tikhomirov NIIP IRBIS-E...

(estratto da analisidifesa.it)
La Russia ha schierato sulla base siriana Humaymim due elicotteri da attacco Kamov Ka-52 Alligator (Hokum-cool.gif... I due elicotteri sono dotati degli equipaggiamenti di guerra elettronica L370 Vitebsk, contromisure contro i missili antiaerei a infrarosso e allarme radar e laser già impiegati in Siria a bordo di elicotteri Mi-8AMTS... Si tratta del primo dispiegamento operativo bellico per il KA-52, al suo battesimo del fuoco in un conflitto in cui i russi hanno giù impiegato elicotteri d’attacco Mi-24P e Mi-35.

Inoltre da una serie di foto satellitari del “Fisher Institute” israeliano sono visibili batterie di missili S400 e SA22 nella provincia di Latakia, roccaforte del governo siriano del presidente Bashar al Assad.

Fonti: rid.it portaledifesa, lastampa.it, ilsole24ore.com, ilmessaggero.it, ansa.it, tass.ru, sputniknews.com, janes.com, analisidifesa.it, defence-blog.com, airrecognition.com

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Inviato il: Venerdì, 05-Feb-2016, 01:57
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(estratto da limesonline.com)
Che i colloqui di Ginevra sponsorizzati dall’Onu per la pace in Siria fossero nati sotto una cattiva stella era chiaro. Dopo solo due giorni, però, l’inviato speciale Staffan de Mistura ne annuncia la sospensione, probabilmente solo un eufemismo per tacerne il fallimento. Intanto, si tiene oggi a Londra una conferenza dei donatori. Diversi fattori hanno strangolato sul nascere questa iniziativa diplomatica. Primo, il già composito fronte delle opposizioni si presentava senza alcun consenso, sia fra i vari gruppi sia fra i rispettivi sponsor internazionali (Russia, Arabia Saudita, Usa, Turchia) i cui divergenti interessi hanno impedito per esempio di invitare i curdi, togliendo ulteriormente rappresentatività al consesso. Secondo, c’è da dubitare delle reali intenzioni del regime e dei russi – che difatti rifiutano un cessate il fuoco – impegnati sul campo a riscuotere successi nella provincia di Latakia e nelle fasi iniziali dell’offensiva sulla contesa città di Aleppo. Lampante l’intento: aumentare il proprio margine negoziale. Terzo, il piano dell’Onu concertato a fine 2015 tra gli attori internazionali tralasciava alcuni punti fondamentali: il futuro di Asad, il controllo dell’apparato di repressione, le nomine della costituente, come affrontare lo Stato Islamico...

Le forze sunnite sono pronte alla contro-offensiva di terra?

La Turchia starebbe preparando un'invasione militare in Siria
Quello che sta accadendo al confine turco-siriano dimostra gli intensi preparativi di una invasione della Siria da parte della Turchia. E' l'accusa del portavoce del ministro della Difesa russo, Igor Konashenkov. "Abbiamo serie ragioni di sospettare che la Turchia stia preparando una invasione militare di uno Stato sovrano, la Repubblica Araba di Siria. Stiamo assistendo a molteplici segnali di preparativi segreti, delle forze armate turche, di una attiva operazione sul territorio siriano"

Fonti: repubblica.it, rainews.it, reuters.com, bloomberg.com, defencetalk.com, sputniknews.com, tass.ru

Le truppe saudite sono pronte ad un intervento terrestre in Siria a guida USA
Un consigliere del ministro della difesa saudita ha dichiarato Giovedì che l'Arabia Saudita è pronta a partecipare a qualsiasi operazioni di terra in Siria se la coalizione a guida USA decidesse di avviare tali operazioni: "Il regno è pronto a partecipare ad attività di terra (contro Stato Islamico) che la coalizione potrebbe concordare di svolgere in Siria," il generale di brigata Ahmed Asseri, che è anche il portavoce della coalizione arabo saudita in Yemen, ha detto in un'intervista ad Al-Arabiya TV.

Fonti: reuters.com, sputniknews.com

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Foto satellitare che rileva il dispiegamento in Siria dei nuovi Su-35S

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Qualche dettaglio in più sull'utilizzo in Siria da parte dei russi dei Su-35S:

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(Video by Ruptly TV via YouTube)

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La Russia ha annunciato il ritiro delle sue truppe dalla Siria a partire da domani. Le basi militari resteranno operative

(estratto da repubblica.it)
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato al suo esercito di iniziare il ritiro della maggior parte delle forze russe dalla Siria, dicendo che l'intervento militare ha sostanzialmente raggiunto i suoi obiettivi: "Credo che la missione del ministero della Difesa russo e delle Forze armate russe in Siria sia terminata. Ho ordinato di iniziare il ritiro di gran parte dei nostri militari, a partire da domani", ha annunciato a sorpresa il presidente russo, che spera che questa decisione sia "una buona motivazione per dare inizio alle negoziazioni politiche tra le forze del Paese". Sarà un ritiro graduale e nessuna data è stata fornita come termine delle operazioni...

Notizia riportata anche da: us.cnn.com, reuters.com, bloomberg.com, huffingtonpost.it, sputniknews.com, tass.ru, ansa.it, adnkronos.com, corriere.it, defensenews.com

Speriamo sia l'inizio del ritorno ad una situazione più stabile, soprattutto per i Siriani.

Messaggio modificato da Franco60 il Lunedì, 14-Mar-2016, 21:33
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Un'interessante analisi del Gen Carlo Jean circa il parziale ritiro russo e gli obiettivi che si sono prefissati:

Le vere mire di Putin in Siria
(fonte: formiche.net)

Al di la delle considerazioni personali che ognuno di noi si potrà fare, la decisione del ritiro russo dalla Siria a margine della conferenza di pace di Ginevra, crea uno spartiacque decisamente più chiaro tra chi desidera stabilizzare l'area e chi invece ha mire diverse, sarà più facile distinguere i "pompieri" da chi invece vuole continuare a gettare benzina sul fuoco. Inoltre chi si aspettava un impantanamento modello Afghanistan, a quanto sembra, rimarrà deluso.
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