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caponapoli2 |
Inviato il: Mercoledì, 10-Feb-2016, 20:12
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 321 Utente Nr.: 62 Iscritto il: 18-Gen-2014 |
Oggi si celebra il giorno delle memoria per gli infoibati dai titini & C. Purtroppo tutto è in tono minore, sommesso perchè a simile distanza di tempo si toccano ancora corde sensibili. Già è un gran risultato che dopo oltre mezzo secolo di silenzio se ne parli. La giustizia umana italiana che ha accuratamente evitato di cercare e punire i responsabili (anche italiani) così come per tutti gli eccidi perpetrati nel triangolo rosso e non solo, non ha raggiunto i colpevoli. Speriamo nella giustizia divina... Così come tanti altri crimini di parte avversa sono stati puniti o dalla mano popolare o spesso in processi da burla. La foto allegata è di un cugino di mia madre, tale Daniele Suppancich, istriano, scomparso nelle foibe. La foto lo ritrae di pochissimi anni più giovane rispetto all'epilogo della sua giovane vita, mi sembra fosse un marò di un reparto combattente della RSI comunque presente in Istria al momento della cattura, ignoro se per motivi personali o per dovere. Messaggio modificato da WinstonChurchill il Mercoledì, 10-Feb-2016, 20:36 -------------------- |
WinstonChurchill |
Inviato il: Mercoledì, 10-Feb-2016, 20:36
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 3920 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 22-Giu-2012 |
Oggi si celebra il giorno del "ricordo" (ho già provveduto a modificare il titolo della discussione) dedicato, come ha evidenziato, alla tragedia delle Foibe che su questo forum non vogliamo dimenticare. Il giorno della "memoria", che commemora le vittime dell'olocausto, cade il 27 di gennaio. Personalmente ho molto apprezzato le parole pronunciate in giornata dal Presidente Mattarella:
«L’abisso della guerra mondiale e le aberrazioni dei sistemi totalitari sono ora alle nostre spalle, anche se quei segni non possono essere cancellati e deve sempre guidarci la consapevolezza che le conquiste di civiltà vanno continuamente attualizzate. Ricordare non deve favorire il rancore, ma liberare sempre più la speranza di un mondo migliore» e ancora «oggi l’Europa è vista come il continente della democrazia, della fratellanza, della libertà, della pace tra i popoli. Per continuare ad esserlo deve superare gli egoismi che frenano il suo progetto e l’illusione che un ritorno ai nazionalismi possa proteggerci dai rischi della globalizzazione. Anche in questo caso la storia e la memoria comune possono fornire un grande aiuto per guardare al futuro e per scacciare dal destino dei nostri figli ogni pulizia etnica e ogni odio razziale». Messaggio modificato da WinstonChurchill il Mercoledì, 10-Feb-2016, 20:43 -------------------- “Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”
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caponapoli2 |
Inviato il: Mercoledì, 10-Feb-2016, 21:13
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 321 Utente Nr.: 62 Iscritto il: 18-Gen-2014 |
Certo, il giorno del ricordo, è stato un refuso. Apprezzabili e condivisibili le parole del presidente Mattarella. Tuttavia per chi ha subito in famiglia deportazioni, uccisioni e danni materiali mai riconosciuti dalla nostra Italia non è facile dimenticare e sopratutto perdonare. Personalmente oltre a provare profonda esecrazione per chi ha materialmente compiuto le azioni provo rabbia infinita nei confronti di coloro che hanno provveduto a "coprire" e cancellare. Oggi altri popoli stanno vivendo giorni disperati in una guerra di cui non si vede e prevede fine che poi, senz'altro, bagnerà di sangue anche le nostre strade. Regimi mostruosi come quello della Corea del Nord sono ai prodromi dello scatenare un conflitto che, prevedibilmente, non sarà locale. Ci siamo lasciati alle spalle la II g.m. e le tragedie associate, ma ai nostri figli cosa stiamo lasciando: una III guerra mondiale strisciante con più o meno tutti impegnati sui vari fronti, dai potentati economici che traggono i soliti vantaggi, alle follie militar religiose. Schieramenti nebulosi, fronti indefiniti dove spesso non si sa chi realmente combatte contro chi e milioni di vittime impotenti. I più fortunati (......) fuggono verso l'ignoto, chi resta subisce di tutto come apprendiamo dai media. "La speranza di un mondo migliore" ma dove, ma quando? Utinam mille e mille volte.
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