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Miky |
Inviato il: Domenica, 30-Dic-2012, 15:16
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Gruppo: Admin Messaggi: 2050 Utente Nr.: 10 Iscritto il: 01-Lug-2012 |
Qualche immagine della fugace visita al Vittoriale con il PM:
Il M.A.S. 96 -------------------- |
Nelson |
Inviato il: Domenica, 30-Dic-2012, 22:05
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Gruppo: Members Messaggi: 964 Utente Nr.: 5 Iscritto il: 24-Giu-2012 |
nel 2008 la Grafo ha dato alle stampe un bel volume fotografico dedicato proprio al Museo della Guerra (edizione numerata con tiratura di 1.500 copie ). Hai qualche altra foto?
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Miky |
Inviato il: Domenica, 30-Dic-2012, 22:22
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Gruppo: Admin Messaggi: 2050 Utente Nr.: 10 Iscritto il: 01-Lug-2012 |
Ho visto il volume lo vendono nel bookshop del Vittoriale. Ha una bella veste grafica ed è decisamente ricco di immagini. Ho altre fotografie ma ritraggono solo gli esterni perché nella casa e nel Museo non è consentito portare macchine fotografiche. Domani se riesco ne pubblico ancora qualcuna in attesa che il PM si riprenda...
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WinstonChurchill |
Inviato il: Lunedì, 31-Dic-2012, 10:48
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 3920 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 22-Giu-2012 |
Il Vittoriale è disseminato di riferimenti ai rapporti che legarono D'Annunzio alla Regia Marina, che non mi dispiacerebbe venissero, prima o poi, resi oggetto di un'opera monografica o di una mostra ad hoc. Oltre al MAS 96 della Beffa di Buccari ed alla prua della R.N. Puglia (comprensiva del ponte di comando), nel Museo della Guerra si possono vedere dediche autografe del Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel, un'uniforme invernale appartenuta a Costanzo Ciano, il taccuino della Beffa di Buccari, vari cimeli (tra cui il medagliere) appartenuti al C.C. Tommaso Gulli ed altro ancora...appena mi riprendo posto qualche foto.
-------------------- “Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”
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WinstonChurchill |
Inviato il: Lunedì, 31-Dic-2012, 13:35
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 3920 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 22-Giu-2012 |
Come evidenziato da Michele nel Museo della Guerra non è possibile scattare immagini. Per rendere un'idea dei piccoli tesori conservati in questo spazio espositivo devo quindi attingere a man bassa dal volume, già ricordato dal nostro buon Nelson, "Il Museo della Guerra di Gabriele D'Annunzio al Vittoriale degli Italiani" edito a cura della Associazione "Amici dei Musei" di Brescia e pubblicato dalla casa editrice Grafo nel 2008. Tutti gli scatti relativi agli interni del Museo sono stati realizzati dallo Studio Rapuzzi.
Alcuni ripiani dedicati al C.C. Tommaso Gulli Un ritratto dello sfortunato Comandante realizzato nel 1943 da Casimira Dobrowska (la didascalia del volume lo attribuisce ad un Casimiro Dobrowskii che mi sembra poco compatibile con la firma apposta in calce all'opera) Il medagliere del C.C. Gulli La targa in bronzo dorato con la riproduzione della medaglia d'oro al valor militare e la motivazione della concessione. La motivazione della concessione della M.O.V.M. (alla memoria) tratta dal volume dell'USMM: Link all'immagine ingrandita: http://i50.tinypic.com/eteglk.jpg -------------------- “Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”
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WinstonChurchill |
Inviato il: Lunedì, 31-Dic-2012, 18:16
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 3920 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 22-Giu-2012 |
Il cofano e la bandiera di combattimento della R.N. Puglia donato dalle donne tarantine il 20.03.1901 al Comandante della nave, C.F. Giulio Coen. Il cofano è in legno di noce di Calabria e poggia su quattro piedi in bronzo a forma di tartaruga. I lati sono decorati in bronzo e intarsiati con motivi allegorici della tradizione tarantina e pugliese (ponte girevole, stemmi delle municipalità di Taranto, Bari, Foggia, della Provincia di Lecce, statuette di Archita e di Paisiello, una scena della guerra tra Roma e Taranto). Purtoppo è andata perduta la targa un tempo applicata sul coperchio che recava l'scrizione "Le signore tarantine alla R.N. Puglia" con raffigurazioni dei principali prodotti agricoli della regione (olive, uva, grano), "scene di vita bucolica ed i simbolici allegorici della Pace (ramoscello d'ulivo) e della Gloria (corona d'alloro)". La bandiera da combattimento (6m x 4m) è in seta mentre lo scudo araldico di casa Savoia è realizzato in velluto cremisi, lamina d'argento e filo d'oro. Nell'angolo superiore sinistro della banda verde è ricamato lo stemma della città di Taranto.
Continua... -------------------- “Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”
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Miky |
Inviato il: Lunedì, 31-Dic-2012, 20:13
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Gruppo: Admin Messaggi: 2050 Utente Nr.: 10 Iscritto il: 01-Lug-2012 |
Bel report . Proseguo con le immagini della visita se vuoi spostale .
Presso la fontana del Delfino si trova un obice Ansaldo da 105 in dotazione all'Esercito Italiano nel corso della Prima Guerra Mondiale Lo S.V.A. del volo su Vienna -------------------- |
Nelson |
Inviato il: Martedì, 01-Gen-2013, 11:46
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Gruppo: Members Messaggi: 964 Utente Nr.: 5 Iscritto il: 24-Giu-2012 |
Hai qualche informazione sulle decorazioni contenute nel meagliere di Gulli? Mi interesserebbe in particolare l'ultima in basso a destra
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WinstonChurchill |
Inviato il: Martedì, 01-Gen-2013, 19:26
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 3920 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 22-Giu-2012 |
Dovrebbe essere l'insegna di terza classe dell'ordine di San Staninslao. Per le altre ti chiedo un po' di pazienza le aggiungerò nel precedente post .
-------------------- “Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”
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WinstonChurchill |
Inviato il: Mercoledì, 02-Gen-2013, 16:32
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 3920 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 22-Giu-2012 |
Alcuni cimeli del bombardamento compiuto nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1917 alle Bocche di Cattaro:
Guanti in pelle utilizzati dal Vate nel corso della missione Non so purtroppo nulla in merito al contenuto di questo taccuino che dall'iscrizione sul frontespizio lascerebbe intendere essere un resoconto autografo dell'operazione. La medaglia di bronzo al V.M. concessa a D'Annunzio per l'impresa di Cattaro (in termini logistici davvero molto impegnativa). In merito strapperà sicuramente un perfido sorriso al nostro buon Francesco il confronto tra la motivazione del suo conferimento e quanto riportato dal T.V. ® Hans Hugo Sokol nella sua monumentale opera "Österreich-Ungarns Seekrieg 1914 - 1918", tradotta in Italia, grazie al contributo dell'USCSMRM, dagli allora C.V. Silvio Salza e C.F. Raffaele De Courten. Motivazione: "Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto in condizioni avverse, riusciva con altri a raggiungere le Bocche di Cattaro ed a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia"; Sokol: "5 Ottobre - Golfo di Cattaro, non si vedono i velivoli nemici, 14 bombe nessun danno materiale, nessun tiro antiareo, nessun velivolo della difesa in volo mancando nel golfo qualunque apparecchio adatto". In buona sostanza di "impresa" si può parlare con riferimento esclusivo alle difficoltà tecniche e umane affrontate prima, durante e dopo la trasvolata non certo per i risultati materiali conseguiti. Copertina in pelle lavorata con decorazioni in metallo e smalti contenente le firme offerte a Gabriele D'Annunzio dai suoi "devoti Marinai Fiumani che guardano il Carnaro". -------------------- “Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”
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WinstonChurchill |
Inviato il: Mercoledì, 02-Gen-2013, 20:19
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 3920 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 22-Giu-2012 |
D'Annunzio nel 1917 a Brindisi dopo il volo su Cattaro:
e a colloquio con l'Ammiraglio Paolo Thaon di Revel Un'immagine (nota) del Vate con Costanzo Ciano e Luigi Rizzo ritratti "subito dopo il rientro dall'impresa di Buccari" del febbraio 1918: Mentre legge il testo lasciato nelle acque austro-ungariche: Il taccuino della "Beffa di Buccari" con dedica a Costanzo Ciano: Continua... -------------------- “Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”
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Odisseo |
Inviato il: Giovedì, 03-Gen-2013, 10:04
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Gruppo: Special Guest Messaggi: 4489 Utente Nr.: 4 Iscritto il: 23-Giu-2012 |
Bella l'esposizione del MAS, senz'altro migliore di quella dell'Altare della Patria, troppo sacrificato in uno spazio angusto.
Grazie per le foto, ciao. -------------------- |
Miky |
Inviato il: Giovedì, 03-Gen-2013, 18:09
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Gruppo: Admin Messaggi: 2050 Utente Nr.: 10 Iscritto il: 01-Lug-2012 |
Se desiderate ci sono anche alcune immagini degli esterni della villa e della piazzetta dell'esedra
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WinstonChurchill |
Inviato il: Domenica, 06-Gen-2013, 18:20
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 3920 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 22-Giu-2012 |
La targa in ricordo del C.C. Emanuele Russo comandante del cacciatorperdiniere Nembo che, secondo quanto riportato, "si immolò insieme alla sua nave nell'affondamento di un sommergibile nemico". L'inciso potrebbe risultare un po' fuorviante: in realtà, come riportato da E. Bagnasco e A. Rastelli, nel volume "Navi e marinai italiani nella Grande Guerra", Albertelli, Parma 1997 pag. 83, molto probabilmente il 17.10.1916 "Al largo di Valona il CT Nembo, di scorta a un piroscafo (dovrebbe trattarsi del piroscafo Bormida adibito nell'occasione al trasporto di truppe n.d.r.), è colpito e spezzato in due da un siluro del sommergibile a.u. U 16 che, danneggiato forse dall'esplosione delle b.t.g. del caccia in affondamento, è costretto ad autoaffonadarsi". Per dovere di cronaca si deve ricordare come altra fonte, nel ricostruire il sinistro, riferisca invece di uno speronamento del battello austro-ungarico da parte del Nembo che ne avrebbe determinato l'affondamento.
Il M.A.S. 96 nella Darsena di S. Marco D'Annunzio visita il campo della Regia Marina a S. Andrea di Venezia nel 1915 La didascalia della seguente immagine recita: "A colloquio con un gruppo di ufficiali a bordo di un incrociatore (1917)". A me però sembra di scorgere tre canne sopra la testa del poeta (non escludo tuttavia che l'ultima, parzialmente visibile, sia in realtà parte di un telo parasole). Dei travagliati rapporti del Vate con Cagni, Millo, Rizzo etc. parleremo in altra sede -------------------- “Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”
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WinstonChurchill |
Inviato il: Domenica, 06-Gen-2013, 20:33
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Administrator Gruppo: Admin Messaggi: 3920 Utente Nr.: 1 Iscritto il: 22-Giu-2012 |
Alcune incongruenze:
Con riferimento alla R.N. Puglia nel già citato volume "Il Museo della Guerra di Gabriele D'Annunzio al Vittoriale degli Italiani" si riporta il contenuto della missiva inviata dal Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel al Vate con la quale, il 16.03.1923 l'allora Ministro della Marina, comunicava che il Consiglio dei Ministri aveva "deliberato che siano offerti in dono da parte della Marina due cimeli che ricordano le gesta navali compiute nell'ultima guerra, saranno pertano trasportati a Gardone [...] la parte prodiera della Regia Nave Puglia ed il MAS con il quale Ella partecipò alla spedizione di Buccari". Il testo prosegue precisando che "la prua dell'incrociatore (classificato ariete torpediniere n.d.r.) fu smontata e ricostruita sul promontorio del Vittoriale, i lavori furono ultimati il 24 luglio 1925". Una curiosità: fu rispondendo a questa missiva che il poeta annunciò la propria volontà di donare il Vittoriale agli italiani. Nella premessa all'atto di donazione lo stesso D'Annuzio quindi riferisce che "la grande prora tragica della Nave Puglia è posta in onore e in luce sul poggio come nell'oratorio il brandello insanguinato del compagno eroe ucciso". Anche Bargoni, nella sua ultima fatica "Tutte le Navi Militari d'Italia 1861 - 2011", Roma, 2012 pag. 216 conferma la circostanza: "la prora dell'unità fu donata a Gabriele D'Annunzio e trovasi interrata al Vittoriale presso Gardone". Segue un'immagine d'epoca relativa ai lavori di sistemazione eseguiti in loco ed altri scatti realizzati sul finire degli anni trenta: Nel 1932 prima della costruzione della parte poppiera. La "Vittoria Incoronatrice" (secondo altre versioni Vittoria Navale o Vittoria Incoronata), realizzata nel 1926 e collocata sulla prua nel 1934, è opera di Renato Brozzi. Un'immagine più recente: Tutto ciò premesso quello che mi lascia perplesso è l'immagine riportata a pag. 174 del volume di E. Bagnasco e A. Rastelli, "Navi e marinai italiani nella Grande Guerra", Albertelli, Parma 1997, laddove, nella relativa didascalia, si riferisce che "solo il fregio prodiero e poche altre strutture originali del Puglia furono collocate sopra una sezione prodiera ricostruita per l'occasione direttamente a Gardone". La seguente foto sarebbe infatti stata scattata nel febbraio del 1942 a La Spezia e ritrarrebbe "il vecchio Puglia ormeggiato alla Banchina della mancina idraulica in arsenale". Da quanto si vede sembrerebbe che la prua, nel 1942, fosse ancora al suo posto... Attendo autorevoli pareri ... -------------------- “Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”
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