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> Il meglio dell'editoria militare: then and now
walter leotta
Inviato il: Lunedì, 25-Mar-2013, 16:00
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la mia passione per la storia militare è nata tantissimi anni fa. La mia prima lettura fu "Che ha fatto la Marina?" di Marc'Antonio Bragadin mentre il primo libro avuto in regalo da uno zio che lavorava nell'Arsenale di SPezia (non La Spezia) è stato "Le Navi di linea italiane"
Da allora è trascorso circa un quarantennio e tra le mani mi sono passati migliaia e migliaia di libri e posso dunque esprimere un modesto parere sulla produzione del settore.
Secondo il sottoscritto, le migliore opere sono quelle della redazione di After the battel, la serie THen and Now.. Sono gli unici volumi che acquisto (o per meglio dire acquistavo prima della grande crisi) senza badare al prezzo.
Dettagliatissimi da un punto di vista storico, hanno questa parte fotografica "then and now" impressionante. Mi sono sempre chiesto come sia possibile andare a trovare l'incrocio stradale di 70 anni fa, la casa, il pezzo di muro dove allora sono state riprese determinate scene. Se la ricerca è concentrata in 200 kmq come può essere per "montecassino then and noW" è già di per se difficile, mi sembra impossibile operare su scala nazionale com'è stato per "Blitzkirieg" che narra l'invasione di Francia, Belgio e Olanda.
Se mai questa crisi passerà (ho poche speranze), torno a comprarli.

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Messaggio modificato da walter leotta il Lunedì, 25-Mar-2013, 16:08


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Odisseo
Inviato il: Lunedì, 25-Mar-2013, 18:01
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... ora capisco le mie deformazioni intellettuali sull'argomento: il mio primo libro navale fu Navi e Poltrone, anche questo regalo di uno zio. smile.gif


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Inviato il: Lunedì, 25-Mar-2013, 22:01
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Anche per me il primo libro navale fu Navi e poltrone


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user posted image Ardisco ad ogni impresa... user posted image
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Odisseo
Inviato il: Lunedì, 25-Mar-2013, 22:05
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Mi sono riscattato con il secondo, che mi feci regalare per il diploma: La Guerra del Pacifico, di Bernard Millot ... tutt'altra cosa.



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incles
Inviato il: Martedì, 26-Mar-2013, 23:08
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QUOTE (Odisseo @ Lunedì, 25-Mar-2013, 21:05)
Mi sono riscattato con il secondo, che mi feci regalare per il diploma: La Guerra del Pacifico, di Bernard Millot ... tutt'altra cosa.

Mi ricordo che, prima che venisse pubblicato da Mondadori il volume sulla guerra del Pacifico, apparvero su INTERCONAIR numerosi articoli di Bernard Millot, che trattavano le diverse battaglie della guerra nel Pacifico. Non ho mai controllato, ma penso fossero brani del libro in itinere, tradotti per l'occasione.
Anch'io ricordo di aver annoverato fra le prime letture "Che ha fatto la Marina?", dopo aver masticato Bragadin (in forma di Bignami) in un volumetto divulgativo, che in una settantina di pagine riassumeva gli stessi argomenti trattati nella sua opera principale. Domani lo cerco per postarne la copertina: chissà se qualcuno lo ha avuto fra le mani. Ricordo, fra i primi divorati, i tre volumi di Bernotti ("La guerra sul mare" S.E.T., Livorno, 1950) e alcune pubblicazioni di Longanesi degli stessi anni cinquanta, fra cui "Navi e poltrone", "Gli dei del Mare" e "Atlantis". Avevo i pantaloni corti ed una inesauribile voglia di conoscere. Pur con qualche inesorabile rallentamento funziona ancora.


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"silenter sub undis victoriam parat"

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incles
Inviato il: Martedì, 26-Mar-2013, 23:28
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QUOTE (walter leotta @ Lunedì, 25-Mar-2013, 15:00)
..... mentre il primo libro avuto in regalo  da uno zio che lavorava nell'Arsenale di Spezia (non La Spezia) è stato "Le Navi di linea italiane"
........................................................

Vuoi essere ligio? Il Regio Decreto 30 settembre 1930 prescrive La Spezia, con l'articolo da riportare sempre e comunque. Non vuoi essere ligio? Nell'uso corrente, da sempre, gli indigeni di antiche radici (non dimentichiamo che con la costruzione dell'arsenale e la presenza della Marina la popolazione si è decuplicata, in gran parte per l'immigrazione) omettono l'articolo "vado a Spezia", "sono di Spezia" etc. Le scuole insegnano il contrario ed anzi qualche professore ispirato (e non nativo) suggerisce l'involuto "di La Spezia", "dentro o fuori La Spezia". Le istituzioni hanno "abbozzato" e adottato una soluzione salomonicamente efficace, facendo finta che l'articolo non sia parte integrante e maiuscola del nome, per cui abbiamo il "Comune della Spezia" e così la Provincia della Spezia, e ancora la Cassa di Risparmio, la Camera di commercio, und so weiter. Io, che bazzico questa città da sessantasei anni, essendoci anche nato, vado ad orecchio, a seconda dell'argomento, di come mi suona la frase e, qualche volta (confessiamo la debolezza conformista), a seconda dell'interlocutore.
Marinarsen La Spezia è una manna per tutte le opinioni, per cui troverai scritto (in parte nello stesso sito della Marina Militare) indifferentemente "Arsenale di La Spezia", "Arsenale della Spezia" e persino nel dialetto più stretto l'Arsenale può essere "dea Speza" o "de Speza".

Messaggio modificato da incles il Martedì, 26-Mar-2013, 23:41


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Odisseo
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QUOTE (incles @ Martedì, 26-Mar-2013, 22:08)
QUOTE (Odisseo @ Lunedì, 25-Mar-2013, 21:05)
Mi sono riscattato con il secondo, che mi feci regalare per il diploma: La Guerra del Pacifico, di Bernard Millot ... tutt'altra cosa.

Mi ricordo che, prima che venisse pubblicato da Mondadori il volume sulla guerra del Pacifico, apparvero su INTERCONAIR numerosi articoli di Bernard Millot, che trattavano le diverse battaglie della guerra nel Pacifico. Non ho mai controllato, ma penso fossero brani del libro in itinere, tradotti per l'occasione.

Confermo.
Il primo articolo di Millot che lessi su Interconair era quello sulla battaglia di Tassafaronga. smile.gif


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walter leotta
Inviato il: Giovedì, 26-Mar-2015, 14:08
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ieri mi è arrivato THE BATTLES FOR MONTE CASSINO THEN AND NOW
e come sempre l'acquisto è stato ok
then and now non DELUDE mai
ora ricomincio a mettere da parte le monetine rinunciando a caffè e a 5 sigarette al giorno e fra qualche mese toccherà a THE DESERT WAR

grande f**ata

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Messaggio modificato da walter leotta il Giovedì, 26-Mar-2015, 14:49


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Franco60
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Anch'io ricordo di aver annoverato fra le prime letture "Che ha fatto la Marina?", dopo aver masticato Bragadin (in forma di Bignami) in un volumetto divulgativo, che in una settantina di pagine riassumeva gli stessi argomenti trattati nella sua opera principale. Domani lo cerco per postarne la copertina: chissà se qualcuno lo ha avuto fra le mani.

era per caso questo volumetto?

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