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Franco60 |
Inviato il: Lunedì, 05-Giu-2017, 20:06
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 1163 Utente Nr.: 115 Iscritto il: 01-Mag-2015 |
Il relitto del CT Artigliere ritrovato dopo 77 anni sul fondo del Mediterraneo
(photo from Paul G. Allen RV Petrel video) (estratto da repubblica.it) Una piccola grande nave. Quella del cacciatorpediniere Artigliere è una leggenda della marineria: una storia di audacia e sfortuna, con una squadriglia italiana che si lancia nella notte contro l’intera flotta britannica. E viene decimata nell’oscurità dal tiro spietato di cannoni guidati dal radar, usato per la prima volta nel Mediterraneo. L’Artigliere affondò dopo una lunga agonia, trascinando sul fondo 130 dei 252 uomini d’equipaggio... Le immagini, che saranno pubblicate domani su Repubblica sono straordinarie. E’ come se il mare avesse rispettato il coraggio disperato di quei marinai, preservando l’Artigliere dalla corrosione: persino i colori della scritta di riconoscimento sono intatti. Si vede con chiarezza la torre prodiera piegata dalle bordate, dove hanno trovato la morte quasi tutti gli ufficiali. Il comandante Carlo Margottini, seppur ferito in modo letale, è rimasto al suo posto per spronare l’equipaggio. Che non si è arreso, nonostante gli incendi, gli attacchi aerei e le cannonate... L’Artigliere aveva preso il largo al tramonto dell’11 ottobre 1940 alla guida di altri tre caccia e tre torpediniere, per individuare le navi britanniche segnalate da un aereo. Poco dopo la mezzanotte, nel canale di Sicilia a levante di Malta, viene avvistato alla luce della luna l’incrociatore Ajax e tutti si lanciano all’assalto. Ma l’unità inglese era la prima a imbarcare un radar e riesce con precisione a centrare nel buio le unità italiane. Due affondano, altre tre vengono danneggiate. L’Artigliere è in fiamme, ma per ore i marinai cercano di salvarlo. Poi all’alba arriva l’intera Mediterranean Fleet: quattro corazzate, due portaerei, sei incrociatori, sedici caccia. Prima ci sono le incursioni dal cielo, poi il colpo di grazia dell’incrociatore York con bordate e siluri. Gli inglesi vanno via senza soccorrere i naufraghi, che restano tra le onde per altre 36 ore. L’ammiraglio però fa trasmette su tutte le frequenze un segnale radio con la posizione delle scialuppe: un tributo per «quegli italiani che avevano combattuto così bene». Il deposito munizioni poppiero dell'Artigliere esplode dopo il siluramento della nave da parte dell'incrociatore HMS York, alle 9.05 del 12 ottobre 1940 (photo by Wikipedia) Un dettagliato resoconto dei fatti che portarono all'affondamento dell'Artigliere (Fonte: conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.it) Messaggio modificato da Franco60 il Martedì, 06-Giu-2017, 09:57 |
Nelson |
Inviato il: Mercoledì, 23-Ago-2017, 09:35
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Gruppo: Members Messaggi: 964 Utente Nr.: 5 Iscritto il: 24-Giu-2012 |
Paul Allen sta vivendo un momento particolarmente fortunato http://www.corriere.it/esteri/17_agosto_21...45c4f0510.shtml
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Franco60 |
Inviato il: Mercoledì, 23-Ago-2017, 10:08
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Gruppo: Regia Marina Messaggi: 1163 Utente Nr.: 115 Iscritto il: 01-Mag-2015 |
Concordo Ammiraglio, la ricerca dei relitti più famosi ha subito una rapida accelerazione con le nuove tecnologie ed anche il nostro Ing Guido Gay non sfigura affatto.
Un campo davvero affascinante dove la ricerca storica si mescola con il rigore scientifico delle nuove tecnologie oggi a disposizione. Sono davvero curioso di leggere sui media chi riuscirà per primo a ritrovare i relitti dei nostri incrociatori a Capo Matapan, monumento a tanti Marinai italiani. Ha avuto occasione di vedere il film recente sull'affondamento dell'USS Indianapolis? A quanto pare lo stato di conservazione dell'USS Indianapolis è davvero sorprendente Navy: USS Indianapolis Wreckage Well Preserved by Depth and Undersea Environment (Fonte: news.usni.org) Messaggio modificato da Franco60 il Giovedì, 24-Ago-2017, 01:17 |